LTspice
SPICE, acronimo di Simulation Program with Integrate Circuit Emphasis, è un software di simulazione circuitale sviluppato nel 1975 all’Università di Berkley, in California, e reso da subito disponibile al pubblico con licenza open source. In seguito sono state realizzate diverse versioni commerciali del programma e, fra queste, PSpice (sviluppato da Microsim) è probabilmente la più nota. I software di questo tipo vengono utilizzati principalmente per effettuare prove sperimentali su un circuito elettronico senza doverlo realizzare fisicamente.
Nel 1999 la Linear Technologies, azienda produttrice di componenti elettronici e circuiti integrati, rilasciò con licenza freeware LTSpice III: la terza release del software utilizzato per la progettazione dei propri dispositivi. L’azienda fu in seguito assorbita da Analog Devices, ma LTspice, che contiene una vasta libreria dei principali dispositivi prodotti dalle due aziende, è stato costantemente aggiornato fino a diventare il software di simulazione circuitale più distribuito ed utilizzato al mondo in campo industriale.
Nell’era dei circuiti integrati i software di simulazione circuitale sono diventati uno strumento praticamente indispensabile per chi si occupa di progettazione di circuiti elettronici. La possibilità di poter verificare le specifiche di un progetto senza doverne necessariamente costruire un prototipo rappresenta un beneficio, anche in termini economici, molto ben evidente.
L’editor grafico di LTSpice è piuttosto intuitivo e ben strutturato e consente di disegnare il circuito utilizzando la barra degli strumenti, posizionata sulla parte alta dello schermo, dove si trovano anche i principali componenti (resistenza, capacità, induttanza e diodo). Tutti gli altri componenti sono raggiungibili tramite il pulsante raffigurato con una porta logica and e chiamato Component. Dopo aver posizionato i componenti del circuito (tra cui almeno un generatore) occorre impostarne il valore e tracciare le connessioni con lo strumento Wire, senza dimenticare di includere almeno un nodo di massa.

Una volta impostato il circuito bisogna definire il tipo di analisi che si intende effettuare scegliendo tra vari regimi operativi: stazionario, in corrente continua, in corrente alternata o in transitorio. A questo punto si può lanciare la simulazione con il comando Run, che avvia l’analisi e lancia l’applicazione Probe. Quest’ultima consente di visualizzare graficamente l’andamento della grandezza di interesse. Premendo il tasto sinistro del mouse su qualsiasi filo viene visualizzata la tensione elettrica, mentre premendolo sul corpo del componente viene visualizzata la corrente. Per misurare la differenza di tensione tra due punti del circuito occorre premere il tasto sinistro sul primo punto e trascinare, tenendo premuto, fino al secondo punto. Ovviamente Probe può fare molto di più, ma è impossibile in questa sede approfondire tutte le funzionalità del programma, che sono davvero tante. In rete esistono numerosi tutorial, anche in lingua italiana, sia per i principianti che per gli utenti più esperti.
L’ultima versione del software (LTSpice XVII) è scaricabile direttamente dal sito dello sviluppatore: www.linear.com/LTspice
Il programma funziona sotto Windows, ma gli utenti Apple o Linux possono usarlo previa installazione di un emulatore.
Andrea Rubino